analisi acqua

Le nanotecnologie nella produzione dei cibi, ci sono rischi per la salute?

Nell’industria alimentare, sempre di più, si fanno strada le così dette nanotecnologie. Questa nuova frontiera della scienza ha introdotto nuove strumentazioni e tecniche di produzione nell’industria alimentare ma, oggi, è importante capire se sono davvero così benefiche come sembra oppure no.
Queste tecnologie sono utilizzate in molti settori alimentari ma non sono state ancora studiate a fondo e per un giusto lasso di tempo, tanto da escludere ogni possibile pericolo legato al loro utilizzo. La loro comparsa nel mondo alimentare ha suscitato domande e perplessità su diversi fronti, tra cui quello europeo, dove EFSA e ISS stanno lavorando in sintonia per arrivare alla creazione di una rete informativa che aiuti gli istituti di sanità a stabilire gli eventuali rischi legati alle nanotecnologie presenti nella produzione dei cibi.
Attualmente alcuni esempi di nanotecnologie nell’industria alimentare sono l’utilizzo di alcuni elementi chimici, come il diossido di silicio o il nitruto di titanio, impegnati nella creazione delle confezioni alimentari o per le bottiglie. In particolare il settore delle plastiche ha visto un grande utilizzo di queste nanotecnologie, soprattutto per quanto riguarda la creazione di nuovi packaging per i prodotti alimentari.
Il rischio che si paventa nell’utilizzo di questi nuovi materiali deriva da alcuni esperimenti condotti sia in vitro sia in vivo che hanno mostrato effetti cancerogeni di alcuni di questi materiali. È però vero che i dati in possesso degli scienziati non sono ancora sufficienti per stabilire un nesso diretto tra nanotecnologie e insorgenza di patologie.
L’Istituto Italiano di Sanità sta portando avanti diversi studi sulla tossicità di questi materiali, che comprendono analisi mirate sugli alimenti e diverse attività orientate al miglioramento e all’accrescimento delle conoscenze legate a queste nuove tecnologie. L’obiettivo è quello di arrivare il più presto possibile alla risposta definitiva sul fatto se le nanotecnologie per la creazione dei cibi siano pericolose o meno per la sicurezza e la salute delle persone.

Le nanotecnologie nella produzione dei cibi, ci sono rischi per la salute?

Nell’industria alimentare, sempre di più, si fanno strada le così dette nanotecnologie. Questa nuova frontiera della scienza ha introdotto nuove strumentazioni e tecniche di produzione nell’industria alimentare ma, oggi, è importante capire se sono davvero così benefiche come sembra oppure no.
Queste tecnologie sono utilizzate in molti settori alimentari ma non sono state ancora studiate a fondo e per un giusto lasso di tempo, tanto da escludere ogni possibile pericolo legato al loro utilizzo. La loro comparsa nel mondo alimentare ha suscitato domande e perplessità su diversi fronti, tra cui quello europeo, dove EFSA e ISS stanno lavorando in sintonia per arrivare alla creazione di una rete informativa che aiuti gli istituti di sanità a stabilire gli eventuali rischi legati alle nanotecnologie presenti nella produzione dei cibi.
Attualmente alcuni esempi di nanotecnologie nell’industria alimentare sono l’utilizzo di alcuni elementi chimici, come il diossido di silicio o il nitruto di titanio, impegnati nella creazione delle confezioni alimentari o per le bottiglie. In particolare il settore delle plastiche ha visto un grande utilizzo di queste nanotecnologie, soprattutto per quanto riguarda la creazione di nuovi packaging per i prodotti alimentari.
Il rischio che si paventa nell’utilizzo di questi nuovi materiali deriva da alcuni esperimenti condotti sia in vitro sia in vivo che hanno mostrato effetti cancerogeni di alcuni di questi materiali. È però vero che i dati in possesso degli scienziati non sono ancora sufficienti per stabilire un nesso diretto tra nanotecnologie e insorgenza di patologie.
L’Istituto Italiano di Sanità sta portando avanti diversi studi sulla tossicità di questi materiali, che comprendono analisi mirate sugli alimenti e diverse attività orientate al miglioramento e all’accrescimento delle conoscenze legate a queste nuove tecnologie. L’obiettivo è quello di arrivare il più presto possibile alla risposta definitiva sul fatto se le nanotecnologie per la creazione dei cibi siano pericolose o meno per la sicurezza e la salute delle persone.