analisi acqua

Test e analisi sull’acqua potabile

I test di analisi dell’acqua vengono stabiliti dalle norme della giurisprudenza italiana come strumento di sicurezza per la salvaguardia della salute delle persone. L’acqua è uno degli elementi più importanti per la sopravvivenza umana, animale e vegetale e, dato che entriamo in contatto con essa tutti i giorni, è di grande importanza che ci siano dei controlli precisi e scrupolosi per quanto riguarda la sua sicurezza.

I due testi normativi che si occupano di regolamentare i test da eseguire sulle acque sono il D.Lgs. 31/2001 e il D.Lgs. 27/2002, i quali provvedono, con un ricco corredo di allegati, a stabilire i test obbligatori e i limiti massimi per le sostanze presenti nel ciclo dell’acqua. I responsabili riconosciuti dalla legge come coloro che hanno la responsabilità di assicurarsi che questi test vengano effettuati a norma di legge sono i datori di lavoro e i medici competenti degli stabilimenti di imbottigliamento, degli acquedotti e delle industrie alimentari.

I principali test che devono essere effettuati perché venga rispettata la norma sono i seguenti:

  • pH dell’acqua, KH (durezza carbonatica) e GH (durezza generale),
  • presenza di fosfati disciolti nell’acqua,
  • presenza di sostanze chimiche pericolose come ferro, piombo o anidride carbonica,
  • presenza e quantità di nitriti e nitrati,
  • presenza di organismi biologici pericolosi.

Tutta questa serie di test sull’acqua consente di controllarne la potabilità. È importante sottolineare che questi test di analisi dell’acqua vanno eseguiti in diversi punti dello stabilimento o della conduttura, così da poter avere una mappa completa del ciclo dell’acqua ed assicurarsi che non ci sia pericolo di contaminazione lungo il percorso. Per effettuare queste analisi i responsabili delle varie strutture devono avvalersi di strutture riconosciute e di professionisti adeguatamente formati. Devono, inoltre, tenere un registro in cui vanno annotati i test effettuati e la scadenza temporale con cui vengono eseguiti. Questo registro deve essere a disposizione delle istituzioni locali demandate ai controlli.

Test e analisi sull’acqua potabile

I test di analisi dell’acqua vengono stabiliti dalle norme della giurisprudenza italiana come strumento di sicurezza per la salvaguardia della salute delle persone. L’acqua è uno degli elementi più importanti per la sopravvivenza umana, animale e vegetale e, dato che entriamo in contatto con essa tutti i giorni, è di grande importanza che ci siano dei controlli precisi e scrupolosi per quanto riguarda la sua sicurezza.

I due testi normativi che si occupano di regolamentare i test da eseguire sulle acque sono il D.Lgs. 31/2001 e il D.Lgs. 27/2002, i quali provvedono, con un ricco corredo di allegati, a stabilire i test obbligatori e i limiti massimi per le sostanze presenti nel ciclo dell’acqua. I responsabili riconosciuti dalla legge come coloro che hanno la responsabilità di assicurarsi che questi test vengano effettuati a norma di legge sono i datori di lavoro e i medici competenti degli stabilimenti di imbottigliamento, degli acquedotti e delle industrie alimentari.

I principali test che devono essere effettuati perché venga rispettata la norma sono i seguenti:

  • pH dell’acqua, KH (durezza carbonatica) e GH (durezza generale),
  • presenza di fosfati disciolti nell’acqua,
  • presenza di sostanze chimiche pericolose come ferro, piombo o anidride carbonica,
  • presenza e quantità di nitriti e nitrati,
  • presenza di organismi biologici pericolosi.

Tutta questa serie di test sull’acqua consente di controllarne la potabilità. È importante sottolineare che questi test di analisi dell’acqua vanno eseguiti in diversi punti dello stabilimento o della conduttura, così da poter avere una mappa completa del ciclo dell’acqua ed assicurarsi che non ci sia pericolo di contaminazione lungo il percorso. Per effettuare queste analisi i responsabili delle varie strutture devono avvalersi di strutture riconosciute e di professionisti adeguatamente formati. Devono, inoltre, tenere un registro in cui vanno annotati i test effettuati e la scadenza temporale con cui vengono eseguiti. Questo registro deve essere a disposizione delle istituzioni locali demandate ai controlli.