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Analisi del microclima nei luoghi di lavoro

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Il controllo del microclima all’interno dei luoghi di lavoro è uno degli aspetti maggiormente importanti nel controllo della qualità degli ambienti in cui si svolgono le attività lavorative. Le analisi del microclima in laboratorio permettono di assicurarsi che le perfette condizioni vengano mantenute all’interno di tutti i luoghi in cui i lavoratori svolgono le le loro mansioni ogni giorno.

Per microclima la legge stabilisce che bisogna intendersi la condizione termica, l’illuminazione e l’aerazione dei luoghi di lavoro.

Le normative di riferimento sono diverse, tra le più importanti troviamo:

  • il Testo Unico sulla Sicurezza, Decreto legislativo 81/08, allegato IV, punto 1.9 Microclima,
  • le Norme UNI EN ISO 7730:2006, UNI EN 27243:1996,
  • le linee guida Microclima, aerazione e illuminazione dei luoghi di lavoro.

Tutto questo corpus di leggi ha inserito, come obbligo per tutti i datori di lavoro, quello di assicurarsi che vengano effettuate analisi e verifiche di laboratorio del microclima dei propri ambienti di lavoro. L’importanza data a questo aspetto della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro deriva dal fatto che le condizioni micro climatiche di un luogo di lavoro influenzano moltissimo sia la produttività dei lavoratori sia le condizioni fisiche e psicologiche in cui essi operano. Lo standard principale è quello del Confort Termico, cioè la condizione in cui l’uomo non sente ne troppo caldo ne troppo freddo.

Il datore di lavoro, nel momento della compilazione del Documento di valutazione dei rischi aziendali, ha il compito di analizzare attentamente il microclima dei luoghi di lavoro e di evidenziare ogni eventuale anomalia. Trovate le mancanze, allora, egli dovrà provvedere prontamente all’eliminazione di ogni rischio potenziale.

L’analisi di laboratorio del microclima prevede due diverse tipologie di ambienti: i primi sono quelli così detti moderati, in cui le condizioni non possono essere troppo lontane da quelle ottimali per il fisico umano; i secondi, invece, conosciuti come ambienti severi caldi o freddi, prevedono condizioni diverse per obblighi di produzione. Per entrambi questi ambienti, il datore di lavoro ha l’obbligo di assicurarsi che i propri lavoratori operino nel miglior confort possibile.