Batterio che può produrre la listeriosi, tossinfezione alimentare, comunemente si trova in acqua e terreni e può così contaminare gli ortaggi e la frutta, inoltre è un contaminante nei cibi crudi: carni, formaggi, wurstel, salumi, prodotti caseari soprattutto se realizzati con latte non pastorizzato. Per ovviare al contatto con questo batterio è essenziale che i prodotti alimentari vengano stoccati con il rispetto delle norme sulla conservazione degli alimenti (catena del freddo), se i cibi vengono preventivamente cotti i rischi sono abbattuti considerevolmente.
L’infettività della Listeria è molto alta, cioè sono sufficienti poche cellule batteriche (appena 100) per comportare lo sviluppo dell’intossicazione, gli effetti sulla salute sono in crescendo: la forma più lieve mostra il quadro dell’intossicazione alimentare classica con diarrea e si manifesta poco tempo dopo l’ingestione dell’alimento contaminato, contaminazioni più importanti possono comportare una infezione sistemica che può portare a forme acute di sepsi, encefaliti e meningiti, in questi casi l’insorgere dei sintomi si realizza anche dopo diversi giorni dall’ingestione di alimenti contaminati.
Dal punto di vista normativo la listeriosi è una patologia per cui tanto negli Stati Uniti che in Europa è previsto che ci sia un obbligo di denuncia, ai fini della tutela della popolazione generale e della garanzia della sicurezza alimentare
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