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Durezza Totale

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Cosa si intende per durezza dell'acquaSi intende per durezza dell’acqua, tradizionalmente, la misura della presenza di cationi bivalenti di Calcio e Magnesio in acqua. La durezza totale può essere espressa sia in gradi Tedeschi (D, 1°D= 10,0mg/L di ossido di Calcio) o in gradi Francesi F (1°F= 10.0mg/L di Carbonato di Calcio).

All’interno della durezza totale è possibile distinguere la porzione dovuta ai carbonati (chiamata anche durezza temporanea, perché eliminabile per ebollizione prolungata) e quella dovuta ad altri anioni, come solfati, nitrati, cloruri o fluoruri (chiamata anche durezza permanente). Il valore considerato ottimale per un’acqua potabile è tra i 15 e i 50°F, valori molto più bassi non consentirebbero all’organismo di avere un giusto apporto di elementi comunque necessari per il metabolismo.

L’Organizzazione mondiale della Sanità non ha espresso indicazioni specifiche in termini di salvaguardia della salute e durezza dell’acqua potabile, poiché molto dipende dalle condizioni di salute di chi beve, se si hanno problemi di ossa un apporto di Calcio e Magnesio in più è salutare ed auspicabile mentre per chi ha problemi cardiaci o di calcolosi potrebbe essere controindicata.

Per quanto riguarda un utilizzo industriale valori troppo elevati di durezza possono incidere considerevolmente nella manutenzione degli impianti, poiché si realizzano con maggiore probabilità incrostazioni calcaree, mentre acque troppo dolci assumono con maggiore probabilità capacità corrosive, quindi in base al tipo di impianto impiegato e alle necessità di utilizzo bisognerà scegliere un’acqua con le dovute caratteristiche di durezza.

© Testo coperto da diritti d’autore. La riproduzione, anche parziale dei contenuti di questo sito è vietata.

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Cosa si intende per durezza dell'acquaSi intende per durezza dell’acqua, tradizionalmente, la misura della presenza di cationi bivalenti di Calcio e Magnesio in acqua. La durezza totale può essere espressa sia in gradi Tedeschi (D, 1°D= 10,0mg/L di ossido di Calcio) o in gradi Francesi F (1°F= 10.0mg/L di Carbonato di Calcio).

All’interno della durezza totale è possibile distinguere la porzione dovuta ai carbonati (chiamata anche durezza temporanea, perché eliminabile per ebollizione prolungata) e quella dovuta ad altri anioni, come solfati, nitrati, cloruri o fluoruri (chiamata anche durezza permanente). Il valore considerato ottimale per un’acqua potabile è tra i 15 e i 50°F, valori molto più bassi non consentirebbero all’organismo di avere un giusto apporto di elementi comunque necessari per il metabolismo.

L’Organizzazione mondiale della Sanità non ha espresso indicazioni specifiche in termini di salvaguardia della salute e durezza dell’acqua potabile, poiché molto dipende dalle condizioni di salute di chi beve, se si hanno problemi di ossa un apporto di Calcio e Magnesio in più è salutare ed auspicabile mentre per chi ha problemi cardiaci o di calcolosi potrebbe essere controindicata.

Per quanto riguarda un utilizzo industriale valori troppo elevati di durezza possono incidere considerevolmente nella manutenzione degli impianti, poiché si realizzano con maggiore probabilità incrostazioni calcaree, mentre acque troppo dolci assumono con maggiore probabilità capacità corrosive, quindi in base al tipo di impianto impiegato e alle necessità di utilizzo bisognerà scegliere un’acqua con le dovute caratteristiche di durezza.

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