L’analisi delle acque reflue industriali è un’attività di grande importanza per la salvaguardia del nostro ambiente. L’utilizzo di acque all’interno delle imprese prevede che, alla fine del procedimento di lavorazione, ci siano delle acque di scarto che vengono immesse nella natura. Il legislatore ha deciso di porre dei forti limiti sulla qualità dell’acqua che si può rigettare nell’ambiente ponendo regole molto chiare sulla tipologia di analisi da svolgere.

L’analisi delle acque reflue di tipo industriale è previsto dal Decreto Legislativo 152/06, il quale si occupa di normare tutto il settore delle acque reflue prodotte dalle diverse attività umane. Le acque di tipo industriale, proprio per la loro natura e per la tipologia di sostanze che possono contenere, sono state tra le prime ad essere individuate come oggetto attento di analisi.

Tra le sostanze pericolose che è possibile trovare nelle acque reflue industriali, e che il legislatore impedisce di immettere nell’ambiente troviamo:

• residui chimici di lavorazione, cioè residui che derivano dai processi produttivi dell’impresa,
• sostanze chimiche pericolose per l’ambiente,
• materiali di scarto galleggianti,
• sostanze di tipo biologico o cancerogeno.

Proprio per evitare che si creino grossi danni all’ambiente, lo Stato Italiano ha stabilito che l’analisi delle acque reflue industriali venisse svolta in diversi momenti dell’anno e in diversi punti del sistema di smaltimento delle acque, così da assicurarsi la massima salubrità dell’acqua.
La legge ha espressamente previsto, poi, che solo laboratori ufficialmente riconosciuti e accreditati, come Labservice srl, possano svolgere queste analisi.

Se hai la necessità di svolgere analisi approfondite e accurate sulle acque reflue industriali puoi contare sulla professionalità e sulla cura che i professionisti del LabService srl mettono nel loro lavoro.

L’analisi delle acque reflue industriali è un’attività di grande importanza per la salvaguardia del nostro ambiente. L’utilizzo di acque all’interno delle imprese prevede che, alla fine del procedimento di lavorazione, ci siano delle acque di scarto che vengono immesse nella natura. Il legislatore ha deciso di porre dei forti limiti sulla qualità dell’acqua che si può rigettare nell’ambiente ponendo regole molto chiare sulla tipologia di analisi da svolgere.

L’analisi delle acque reflue di tipo industriale è previsto dal Decreto Legislativo 152/06, il quale si occupa di normare tutto il settore delle acque reflue prodotte dalle diverse attività umane. Le acque di tipo industriale, proprio per la loro natura e per la tipologia di sostanze che possono contenere, sono state tra le prime ad essere individuate come oggetto attento di analisi.

Tra le sostanze pericolose che è possibile trovare nelle acque reflue industriali, e che il legislatore impedisce di immettere nell’ambiente troviamo:

• residui chimici di lavorazione, cioè residui che derivano dai processi produttivi dell’impresa,
• sostanze chimiche pericolose per l’ambiente,
• materiali di scarto galleggianti,
• sostanze di tipo biologico o cancerogeno.

Proprio per evitare che si creino grossi danni all’ambiente, lo Stato Italiano ha stabilito che l’analisi delle acque reflue industriali venisse svolta in diversi momenti dell’anno e in diversi punti del sistema di smaltimento delle acque, così da assicurarsi la massima salubrità dell’acqua.
La legge ha espressamente previsto, poi, che solo laboratori ufficialmente riconosciuti e accreditati, come Labservice srl, possano svolgere queste analisi.

Se hai la necessità di svolgere analisi approfondite e accurate sulle acque reflue industriali puoi contare sulla professionalità e sulla cura che i professionisti del LabService srl mettono nel loro lavoro.