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L’analisi delle acque reflue secondo il D.Lgs 152/2006

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Il D.Lgs. 152/2006, chiamato ufficialmente “Norme in materia ambientale” è una legge dello Stato Italiano che regola i diversi ambiti legati alla tutela dell’ambiente, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.88 del 14 aprile 2006.

Questo decreto, all’art.1 specifica quali leggi va a modificare in materia di valutazione ambientale, gestione dei rifiuti, tutela e risarcimento dei danni all’ambiente e la bonifica delle aree contaminate.

Il D.Lgs. 152/2006 è diviso in 6 parti distinte che vanno a modificare leggi esistenti che fanno riferimento a settori specifici della difesa ambientale:

  • Parte 1: Specifiche d’intervento e finalità,
  • Parte 2: Procedure che interessano la valutazione ambientale strategica (VAS), la valutazione dell’impatto ambientale (VIA) e l’autorizzazione ambientale integrata (IPPC),
  • Parte 3: norme specifiche per la lotta alla desertificazione, la tutela dell’acqua e la gestione delle varie risorse idriche,
  • Parte 4: modalità di gestione dei rifiuti e delle aree inquinate,
  • Parte 5: gestione dell’inquinamento dell’aria e dell’atmosfera,
  • Parte 6: norme sui risarcimenti per i danni all’ambiente.

Nella Parte 1, all’art.2 viene presentato lo scopo principale di questo decreto è quello di migliorare la qualità della vita umana, la quale viene favorita attraverso il miglioramento della condizione generale dell’ambiente e attraverso un migliore uso delle risorse naturali. Viene inoltre stabilito che il decreto ha lo scopo di riordinare e coordinare quanto già previsto dalla legge in precedenti decreti al fine di migliorare i risultati raggiunti.

Fra le altre cose il decreto dispone l’obbligo di analisi delle acque reflue di tipo industriale,  che per la natura e la tipologia delle sostanze che possono contenere, sono state tra le prime ad essere individuate come oggetto attento di analisi.

In ogni sua sezione il D.Lgs. 152/2006 va a modificare e integrare quanto già previsto dalla legislazione vigente al fine di migliorare le condizione di salute dell’ambiente nonché per affinare le tecniche di controllo dell’inquinamento. Poiché il testo modifica e abroga una gran quantità di altri articoli o leggi, la sua data di applicazione è stata stralciata per le varie parti, al fine di arrivare ad una integrazione con le nuove norme il più organicamente possibile. Per questo motivo le varie sezioni sono entrate in vigore in momenti diversi, rispettando le dinamiche relative alla modifica dei testi a carattere regionale già presenti o quelli relativi alle provincie che gestivano i diversi ambiti in cui il D.Lgs. 152/2006 è intervenuto.

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Questo decreto, all’art.1 specifica quali leggi va a modificare in materia di valutazione ambientale, gestione dei rifiuti, tutela e risarcimento dei danni all’ambiente e la bonifica delle aree contaminate.

Il D.Lgs. 152/2006 è diviso in 6 parti distinte che vanno a modificare leggi esistenti che fanno riferimento a settori specifici della difesa ambientale:

  • Parte 1: Specifiche d’intervento e finalità,
  • Parte 2: Procedure che interessano la valutazione ambientale strategica (VAS), la valutazione dell’impatto ambientale (VIA) e l’autorizzazione ambientale integrata (IPPC),
  • Parte 3: norme specifiche per la lotta alla desertificazione, la tutela dell’acqua e la gestione delle varie risorse idriche,
  • Parte 4: modalità di gestione dei rifiuti e delle aree inquinate,
  • Parte 5: gestione dell’inquinamento dell’aria e dell’atmosfera,
  • Parte 6: norme sui risarcimenti per i danni all’ambiente.

Nella Parte 1, all’art.2 viene presentato lo scopo principale di questo decreto è quello di migliorare la qualità della vita umana, la quale viene favorita attraverso il miglioramento della condizione generale dell’ambiente e attraverso un migliore uso delle risorse naturali. Viene inoltre stabilito che il decreto ha lo scopo di riordinare e coordinare quanto già previsto dalla legge in precedenti decreti al fine di migliorare i risultati raggiunti.

Fra le altre cose il decreto dispone l’obbligo di analisi delle acque reflue di tipo industriale,  che per la natura e la tipologia delle sostanze che possono contenere, sono state tra le prime ad essere individuate come oggetto attento di analisi.

In ogni sua sezione il D.Lgs. 152/2006 va a modificare e integrare quanto già previsto dalla legislazione vigente al fine di migliorare le condizione di salute dell’ambiente nonché per affinare le tecniche di controllo dell’inquinamento. Poiché il testo modifica e abroga una gran quantità di altri articoli o leggi, la sua data di applicazione è stata stralciata per le varie parti, al fine di arrivare ad una integrazione con le nuove norme il più organicamente possibile. Per questo motivo le varie sezioni sono entrate in vigore in momenti diversi, rispettando le dinamiche relative alla modifica dei testi a carattere regionale già presenti o quelli relativi alle provincie che gestivano i diversi ambiti in cui il D.Lgs. 152/2006 è intervenuto.

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