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Laboratorio per l’analisi microbiologica delle superfici

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L’analisi microbiologica delle superfici viene eseguita comunemente in tutti i casi in cui un alimento o una bevanda possono trovarsi in contatto diretto con tale superficie; in questi casi la normativa è chiara nel richiedere un controllo ed un’analisi microbiologica per valutare le possibilità di contaminazione. Con superfici si intendono non solo i banchi di lavoro, ma anche utensili (coltelli, pentole, taglieri,…) di qualunque materiale (metallo, plastica, …) che vengano impiegati nella lavorazione dell’alimento. Questo genere di analisi rientrano sempre nell’ottica di prevenzione dalle tossinfezioni alimentari e sono parte integrante dei piani di controllo dei punti critici di potenziale contaminazione (HACCP) nel processo di produzione.

Le aziende che operano nel settore alimentare sono state sensibilizzate in  merito a questi temi sia per il riscontro economico negativo che può riflettersi sulla propria attività in caso di contaminazioni da patogeni, sia chiaramente per i rischi per la salutedel consumatore che possono registrarsi. Per ovviare alle peggiori situazioni sono realizzati dei piani di disinfezione e controllo delle superfici, con prodotti di pulizia idonei ai singoli materiali e al genere di alimento, per garantire nei tempi necessari il mantenimento dei livelli di pulizia richiesti. Tali operazioni vengono integrate nell’attività di gestione del sistema HACCP, che dovrà comprendere anche la formazione del personale in merito a queste problematiche, con riguardo alle specifiche procedure di disinfezione da adottare.

Viene posta così tanta attenzione sull’analisi microbiologica delle superfici, perché queste possono rappresentare una riserva di elementi nutritivi per i microorganismi e quindi possono favorire la proliferazione della flora microbica che per contatto diretto (con l’alimento) o indiretto (tramite l’operatore) può contaminare il prodotto.

Il nostro laboratorio è autorizzato per le analisi microbiologiche delle superfici, per avere maggiori informazioni o per richiedere la nostra consulenza chiamaci al numero verde 800146589 o invia una mail a info@tuttoanalisi.it

Parametri ricercati durante le analisi microbiologiche delle superfici:

Metodologia per l’analisi microbiologica delle superfici

L’analisi microbiologica delle superfici inizia con la fase di campionamento attraverso l’utilizzo di piastre da contatto. Queste sono piastre di diametro opportuno (con una superficie minima di 20 cm2)  contenenti dei terreni di coltura, diversi in base al tipo di microorganismo che si intende analizzare; l’operatore dovrà adoperarsi per operare con tutte le precauzione del caso al fine di lavorare, per quanto possibile, in asepsi, in rapporto all’ambiente in cui si esegue il campionamento.

La piastra, chiamata anche tampone superficiale, venne messa in diretto contatto con la superficie da controllare, quindi viene semplicemente chiusa con un coperchio e posta in incubatore il tempo opportuno (dalle 24h fino anche a 5gg) e alla temperatura che favorisce la proliferazione batterica (22-37°C) per l’eventuale individuazione di colonie batteriche presenti. I dati rilevati andranno quindi confrontati con i criteri microbiologici definiti per legge.

Vuoi maggiori informazioni?

CONTATTA ORA LO STAFF!

Al numero verde 800.14.65.89 o tramite il form online potrai avere tutte le informazioni e i dettagli di cui necessiti!

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L’analisi microbiologica delle superfici viene eseguita comunemente in tutti i casi in cui un alimento o una bevanda possono trovarsi in contatto diretto con tale superficie; in questi casi la normativa è chiara nel richiedere un controllo ed un’analisi microbiologica per valutare le possibilità di contaminazione. Con superfici si intendono non solo i banchi di lavoro, ma anche utensili (coltelli, pentole, taglieri,…) di qualunque materiale (metallo, plastica, …) che vengano impiegati nella lavorazione dell’alimento. Questo genere di analisi rientrano sempre nell’ottica di prevenzione dalle tossinfezioni alimentari e sono parte integrante dei piani di controllo dei punti critici di potenziale contaminazione (HACCP) nel processo di produzione.

Le aziende che operano nel settore alimentare sono state sensibilizzate in  merito a questi temi sia per il riscontro economico negativo che può riflettersi sulla propria attività in caso di contaminazioni da patogeni, sia chiaramente per i rischi per la salutedel consumatore che possono registrarsi. Per ovviare alle peggiori situazioni sono realizzati dei piani di disinfezione e controllo delle superfici, con prodotti di pulizia idonei ai singoli materiali e al genere di alimento, per garantire nei tempi necessari il mantenimento dei livelli di pulizia richiesti. Tali operazioni vengono integrate nell’attività di gestione del sistema HACCP, che dovrà comprendere anche la formazione del personale in merito a queste problematiche, con riguardo alle specifiche procedure di disinfezione da adottare.

Viene posta così tanta attenzione sull’analisi microbiologica delle superfici, perché queste possono rappresentare una riserva di elementi nutritivi per i microorganismi e quindi possono favorire la proliferazione della flora microbica che per contatto diretto (con l’alimento) o indiretto (tramite l’operatore) può contaminare il prodotto.

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L’analisi microbiologica delle superfici inizia con la fase di campionamento attraverso l’utilizzo di piastre da contatto. Queste sono piastre di diametro opportuno (con una superficie minima di 20 cm2)  contenenti dei terreni di coltura, diversi in base al tipo di microorganismo che si intende analizzare; l’operatore dovrà adoperarsi per operare con tutte le precauzione del caso al fine di lavorare, per quanto possibile, in asepsi, in rapporto all’ambiente in cui si esegue il campionamento.

La piastra, chiamata anche tampone superficiale, venne messa in diretto contatto con la superficie da controllare, quindi viene semplicemente chiusa con un coperchio e posta in incubatore il tempo opportuno (dalle 24h fino anche a 5gg) e alla temperatura che favorisce la proliferazione batterica (22-37°C) per l’eventuale individuazione di colonie batteriche presenti. I dati rilevati andranno quindi confrontati con i criteri microbiologici definiti per legge.

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