analisi acqua

COD

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COD. COD è l’acronimo di Chemical Oxygen Demand – Domanda chimica di Ossigeno, questo parametro insieme al BOD rappresenta un indice del grado di inquinamento di un campione di acqua, in particolare mentre il BOD indica l’inquinamento microbiologico il COD da informazioni in merito ad un inquinamento chimico (da sostanze ossidabili). Il COD viene espresso come milligrammi di Ossigeno per ogni litro di acqua ed indica l’ossigeno che deve essere “consumato” per ossidare completamente i composti chimici organici ed inorganici presenti nel campione di acqua (e ossidabili).

Dal punto di vista normativo in Italia è previsto che in acque reflue il COD non debba superare la concentrazione di 500mg/L, e se questo valore viene superato deve essere realizzato un trattamento preventivo apposito dell’acqua reflua prima di inviarla in fognatura. Per le acque superficiali (fiumi, laghi,…) il limite identificato e accettabile è di 160mg/L (D.Lgs 152/2006- allegato n. 5 alla parte terza tabella n.3).

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COD. COD è l’acronimo di Chemical Oxygen Demand – Domanda chimica di Ossigeno, questo parametro insieme al BOD rappresenta un indice del grado di inquinamento di un campione di acqua, in particolare mentre il BOD indica l’inquinamento microbiologico il COD da informazioni in merito ad un inquinamento chimico (da sostanze ossidabili). Il COD viene espresso come milligrammi di Ossigeno per ogni litro di acqua ed indica l’ossigeno che deve essere “consumato” per ossidare completamente i composti chimici organici ed inorganici presenti nel campione di acqua (e ossidabili).

Dal punto di vista normativo in Italia è previsto che in acque reflue il COD non debba superare la concentrazione di 500mg/L, e se questo valore viene superato deve essere realizzato un trattamento preventivo apposito dell’acqua reflua prima di inviarla in fognatura. Per le acque superficiali (fiumi, laghi,…) il limite identificato e accettabile è di 160mg/L (D.Lgs 152/2006- allegato n. 5 alla parte terza tabella n.3).