Lo studio shelf life degli alimenti consiste nell’indagine condotta per valutare quale sia il tempo limite di utilizzo di un alimento, in determinate condizioni di conservazione, successivamente al quale si vanno a realizzare delle modificazioni dell’alimento sul piano sensoriale (odore, colore, sapore) a livello nutrizionale (degradazione di proteine ad esempio) e dal punto di vista igienico (contaminazione microbiologica, proliferazione di colonie batteriche).

Questo studio deve essere condotto da coloro che producono alimenti destinati al pubblico per informare dei tempi di scadenza dei prodotti stessi, può essere utilizzato comunque per comprendere al meglio le possibilità/modalità di conservazione di un prodotto alimentare e valutare così un prolungamento della vita sullo scaffale.

I requisiti propri del prodotto alimentare diventano parametri da studiare per valutarne una alterazione nel tempo (colore, sapore, odore), vengono poi identificati quei parametri microbiologici che nel tempo, in particolari condizioni di conservazione, con specifica attenzione alla temperatura, possono proliferare ed andare a costituire un rischio per la salute dei consumatori.

L’indagine microbiologica viene condotta a tempo zero (quando il prodotto alimentare è appena prodotto) e in tempi successivi, dopo aver mantenuto l’alimento in condizioni controllate. In questo modo si identifica la velocità di proliferazione batterica e quindi la tempistica di utilizzo in sicurezza dell’alimento.

Si ricorda che il  Ministero della Salute, il 17/06/2004, di concerto con le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, ha stabilito che per l’esecuzione delle analisi finalizzate al controllo degli alimenti devono essere utilizzati laboratori accreditati, e quindi anche lo studio shelf life degli alimenti deve essere condotto da un laboratorio accreditato presso l”ente unico italiano di accreditamento, ACCREDIA, per quanto concerne le analisi microbiologiche, al fine di garantire la qualità del dato analitico prodotto.

Lo studio shelf life degli alimenti consiste nell’indagine condotta per valutare quale sia il tempo limite di utilizzo di un alimento, in determinate condizioni di conservazione, successivamente al quale si vanno a realizzare delle modificazioni dell’alimento sul piano sensoriale (odore, colore, sapore) a livello nutrizionale (degradazione di proteine ad esempio) e dal punto di vista igienico (contaminazione microbiologica, proliferazione di colonie batteriche).

Questo studio deve essere condotto da coloro che producono alimenti destinati al pubblico per informare dei tempi di scadenza dei prodotti stessi, può essere utilizzato comunque per comprendere al meglio le possibilità/modalità di conservazione di un prodotto alimentare e valutare così un prolungamento della vita sullo scaffale.

I requisiti propri del prodotto alimentare diventano parametri da studiare per valutarne una alterazione nel tempo (colore, sapore, odore), vengono poi identificati quei parametri microbiologici che nel tempo, in particolari condizioni di conservazione, con specifica attenzione alla temperatura, possono proliferare ed andare a costituire un rischio per la salute dei consumatori.

L’indagine microbiologica viene condotta a tempo zero (quando il prodotto alimentare è appena prodotto) e in tempi successivi, dopo aver mantenuto l’alimento in condizioni controllate. In questo modo si identifica la velocità di proliferazione batterica e quindi la tempistica di utilizzo in sicurezza dell’alimento.

Si ricorda che il  Ministero della Salute, il 17/06/2004, di concerto con le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, ha stabilito che per l’esecuzione delle analisi finalizzate al controllo degli alimenti devono essere utilizzati laboratori accreditati, e quindi anche lo studio shelf life degli alimenti deve essere condotto da un laboratorio accreditato presso l”ente unico italiano di accreditamento, ACCREDIA, per quanto concerne le analisi microbiologiche, al fine di garantire la qualità del dato analitico prodotto.