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Sodio

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Analisi delle acque sodio

Il sodio è un metallo alcalino. Nell’ecosistema è comunemente presente non nella sua forma metallica (instabile ed esplosiva in contatto con umidità) ma nei suoi innumerevoli composti, come ione Na+. È in questa forma uno dei costituenti principali dei minerali della crosta terrestre. È uno dei cationi maggiormente utilizzati; composti del sodio si trovano nei cicli produttivi più diversi: dalla produzione di vetro e ceramiche alla produzione di carta o saponi, cosmetici o antigelo per auto, farmaci e additivi alimentari e molto altro ancora. I composti del sodio sono generalmente molto solubili in acqua, per cui una presenza di questo elemento è sempre registrabile. Il livello di concentrazione sarà dovuto al contatto che il corso corso d’acqua ha avuto con rocce e minerali contenenti sodio e con acqua marina.

Il sodio è un elemento essenziale per l’organismo umano, che necessita di un apporto minimo, comunemente garantito da una dieta equilibrata; i cibi infatti contengono sodio in percentuali diverse e sono generalmente addizionati di cloruro di sodio (comune sale da cucina).

L’eccesso di sodio può provocare diverse patologie a carico dell’organismo. Primo fra tutto la ritenzione idrica, con un conseguente possibile aumento della pressione arteriosa e quindi rischi per il cuore e la circolazione. È stato anche notato che troppo sodio stimola il corpo a eliminare il calcio e alcuni ricercatori del National Hearth, Lung and Blood Institute (USA) hanno provato che il troppo sodio nell’organismo blocca i meccanismi di autoriparazione delle cellule, fino a danneggiare i filamenti del DNA.

I cibi con il più basso apporto di sodio sono: olio, peperoni, frutta fresca, pomodori da insalata, finocchi, pasta, riso, frutta secca e burro.
I cibi con il più alto apporto di sodio sono: salsa di soia, minestrone liofilizzato, affettati, caviale, salmone affumicato, ketchup, patatine in busta, pancetta, margarina, pizza, cornflakes,
pane di segale e al latte, biscotti secchi, carne in gelatina, croissant e muesli.

Si ritiene che il fabbisogno giornaliero sia circa di 4g, ed in genere viene facilmente colmato.
L’acqua potabile dovrebbe contenere non più di 20mg/l di sodio, tra l’altro un eccesso di sodio determina un’alterazione del sapore dell’acqua; valori attorno ai 200mg/L possono rendere l’acqua sgradevole anche come odore e colore, oltre che sapore.
© Testo coperto da diritti d’autore. La riproduzione, anche parziale dei contenuti di questo sito è vietata.

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Il sodio è un metallo alcalino. Nell’ecosistema è comunemente presente non nella sua forma metallica (instabile ed esplosiva in contatto con umidità) ma nei suoi innumerevoli composti, come ione Na+. È in questa forma uno dei costituenti principali dei minerali della crosta terrestre. È uno dei cationi maggiormente utilizzati; composti del sodio si trovano nei cicli produttivi più diversi: dalla produzione di vetro e ceramiche alla produzione di carta o saponi, cosmetici o antigelo per auto, farmaci e additivi alimentari e molto altro ancora. I composti del sodio sono generalmente molto solubili in acqua, per cui una presenza di questo elemento è sempre registrabile. Il livello di concentrazione sarà dovuto al contatto che il corso corso d’acqua ha avuto con rocce e minerali contenenti sodio e con acqua marina.

Il sodio è un elemento essenziale per l’organismo umano, che necessita di un apporto minimo, comunemente garantito da una dieta equilibrata; i cibi infatti contengono sodio in percentuali diverse e sono generalmente addizionati di cloruro di sodio (comune sale da cucina).

L’eccesso di sodio può provocare diverse patologie a carico dell’organismo. Primo fra tutto la ritenzione idrica, con un conseguente possibile aumento della pressione arteriosa e quindi rischi per il cuore e la circolazione. È stato anche notato che troppo sodio stimola il corpo a eliminare il calcio e alcuni ricercatori del National Hearth, Lung and Blood Institute (USA) hanno provato che il troppo sodio nell’organismo blocca i meccanismi di autoriparazione delle cellule, fino a danneggiare i filamenti del DNA.

I cibi con il più basso apporto di sodio sono: olio, peperoni, frutta fresca, pomodori da insalata, finocchi, pasta, riso, frutta secca e burro.
I cibi con il più alto apporto di sodio sono: salsa di soia, minestrone liofilizzato, affettati, caviale, salmone affumicato, ketchup, patatine in busta, pancetta, margarina, pizza, cornflakes,
pane di segale e al latte, biscotti secchi, carne in gelatina, croissant e muesli.

Si ritiene che il fabbisogno giornaliero sia circa di 4g, ed in genere viene facilmente colmato.
L’acqua potabile dovrebbe contenere non più di 20mg/l di sodio, tra l’altro un eccesso di sodio determina un’alterazione del sapore dell’acqua; valori attorno ai 200mg/L possono rendere l’acqua sgradevole anche come odore e colore, oltre che sapore.
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