È uno degli ioni del Cromo, ed esattamente i composti del Cromo esavalente sono quei composti in cui il Cromo si trova ad uno stato di ossidazione +7.
Questi composti chimici hanno dimostrato di possedere proprietà cancerogene e per questo la loro presenza in processi produttivi è fortemente controllata e ridotta. L’eventuale presenza, in piccole percentuali, di questi composti in acque potabili deve rispettare i limiti di legge, che prevedono per il Cromo (in tutte le sue forme: Cr(II) sommato a Cr(III) e Cr(VI)) un limite massimo accettabile di 50 μg/L.
Proprio in merito al Cromo esavalente l’Organizzazione Mondiale della Sanità sta valutando l’eventuale riduzione del limite di concentrazione consentito, tant’è che per i reflui industriali il limite consentito è stato già abbassato ai 5 μg/L.
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