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Cloruro di Vinile

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cloruro di vinile nell'acquaÈ un composto organico alifatico clorurato, la molecola è costituita da due atomi di carbonio, legati da un doppio legame, che legano: il primo due atomi di H, il secondo un atomo di idrogeno e uno di Cloro ( CH2=CHCl ). Il suo utilizzo industriale è molto alto grazie alla sua capacità di polimerizzare in modo molto efficace e produrre quindi uno dei polimeri plastici di maggiore impiego al mondo: il PVC (Poli-Vinil-Cloruro).

Nelle normali condizioni di lavoro (temperatura e pressione ambiente) si presenta come un gas con odore caratteristico e scarsamente solubile in acqua, questi due elementi (elevata volatilità e scarsa solubilità in acqua) fanno si che normalmente non sia un contaminante presente in acque di rete, anche perché una sua presenza ambientale è assolutamente scarsa.

Solo in casi di utilizzo di tubature in PVC si sono registrate concentrazioni rilevabili (tra 1,4 e 1,7 μg/L) di Cloruro di Vinile monomero. Solo in caso di evidenti inquinamenti da reflui industriali si potrebbero registrare concentrazioni superiori, condizione che la normativa attuale non solo controlla ma sanziona anche in modo consistente.

Gli effetti sulla salute dovuti ad una esposizione a Cloruro di Vinile Monomero, registrati principalmente nel caso di lavoratori esposti a concentrazioni aerodisperse, sono legati essenzialmente alle sue capacità cancerogene (angiosarcoma maggiormente), è anche un agente narcotico. La normativa per le acque potabili impone comunque il limite dei 10 μg/L, sommandolo a tutti gli altri solventi organici.

© Testo coperto da diritti d’autore. La riproduzione, anche parziale dei contenuti di questo sito è vietata.

Cloruro di Vinile

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cloruro di vinile nell'acquaÈ un composto organico alifatico clorurato, la molecola è costituita da due atomi di carbonio, legati da un doppio legame, che legano: il primo due atomi di H, il secondo un atomo di idrogeno e uno di Cloro ( CH2=CHCl ). Il suo utilizzo industriale è molto alto grazie alla sua capacità di polimerizzare in modo molto efficace e produrre quindi uno dei polimeri plastici di maggiore impiego al mondo: il PVC (Poli-Vinil-Cloruro).

Nelle normali condizioni di lavoro (temperatura e pressione ambiente) si presenta come un gas con odore caratteristico e scarsamente solubile in acqua, questi due elementi (elevata volatilità e scarsa solubilità in acqua) fanno si che normalmente non sia un contaminante presente in acque di rete, anche perché una sua presenza ambientale è assolutamente scarsa.

Solo in casi di utilizzo di tubature in PVC si sono registrate concentrazioni rilevabili (tra 1,4 e 1,7 μg/L) di Cloruro di Vinile monomero. Solo in caso di evidenti inquinamenti da reflui industriali si potrebbero registrare concentrazioni superiori, condizione che la normativa attuale non solo controlla ma sanziona anche in modo consistente.

Gli effetti sulla salute dovuti ad una esposizione a Cloruro di Vinile Monomero, registrati principalmente nel caso di lavoratori esposti a concentrazioni aerodisperse, sono legati essenzialmente alle sue capacità cancerogene (angiosarcoma maggiormente), è anche un agente narcotico. La normativa per le acque potabili impone comunque il limite dei 10 μg/L, sommandolo a tutti gli altri solventi organici.

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