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Cadmio

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Glossario Analisi: il Cadmio, quando è presente e potenziali rischi per la salute.Il cadmio (Cd) è un metallo pesante. Nell’ecosistema si trova come minerale, in genere associato ad altri metalli come zinco e piombo e come minerale sulfurico. Il suo utilizzo industriale è ampio e variegato (batterie, componenti elettronici, reattori nucleare, antiparassitari e fertilizzanti, plastiche etc.).

Nelle acque superficiali in genere la presenza di composti di Cadmio non supera la concentrazione di 1μg/L, a meno che non si realizzino condizioni di inquinamento dovuto, comunemente, all’impiego di fertilizzanti nei terreni limitrofi al corso d’acqua o alla presenza di reflui industriali. Nelle acque di rete può essere presente una certa percentuale di Cadmio dovuto alle tubature eventualmente saldate a Cadmio, come negli impianti di riscaldamento o raffreddamento, in questi caso una acqua con durezza bassa e pH basso viene arricchita maggiormente perché è un acqua che tende ad essere più corrosiva nei confronti di questi materiali.

L’apporto giornaliero di Cadmio è stato stimato attorno ai 12-37 μg, tramite cibi contaminati (molluschi, carni etc.), per i fumatori il valore cresce di circa 4 μg al giorno. Gli effetti sulla salute sono legati a danni a carico dei reni, e del sistema endocrino, dipendenti fortemente dalla dose a cui si è esposti (occorrono valori almeno 10 volte superiori a quelli indicati nell’uptake giornaliero per registrare i primi effetti avversi).

La normativa italiana identifica un limite per il Cadmio in acque potabili di 5 μg/L.

© Testo coperto da diritti d’autore. La riproduzione, anche parziale dei contenuti di questo sito è vietata.

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Glossario Analisi: il Cadmio, quando è presente e potenziali rischi per la salute.Il cadmio (Cd) è un metallo pesante. Nell’ecosistema si trova come minerale, in genere associato ad altri metalli come zinco e piombo e come minerale sulfurico. Il suo utilizzo industriale è ampio e variegato (batterie, componenti elettronici, reattori nucleare, antiparassitari e fertilizzanti, plastiche etc.).

Nelle acque superficiali in genere la presenza di composti di Cadmio non supera la concentrazione di 1μg/L, a meno che non si realizzino condizioni di inquinamento dovuto, comunemente, all’impiego di fertilizzanti nei terreni limitrofi al corso d’acqua o alla presenza di reflui industriali. Nelle acque di rete può essere presente una certa percentuale di Cadmio dovuto alle tubature eventualmente saldate a Cadmio, come negli impianti di riscaldamento o raffreddamento, in questi caso una acqua con durezza bassa e pH basso viene arricchita maggiormente perché è un acqua che tende ad essere più corrosiva nei confronti di questi materiali.

L’apporto giornaliero di Cadmio è stato stimato attorno ai 12-37 μg, tramite cibi contaminati (molluschi, carni etc.), per i fumatori il valore cresce di circa 4 μg al giorno. Gli effetti sulla salute sono legati a danni a carico dei reni, e del sistema endocrino, dipendenti fortemente dalla dose a cui si è esposti (occorrono valori almeno 10 volte superiori a quelli indicati nell’uptake giornaliero per registrare i primi effetti avversi).

La normativa italiana identifica un limite per il Cadmio in acque potabili di 5 μg/L.

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