analisi acqua

Rischio Legionella, valutazione e protezione nei luoghi di lavoro

La legionellosi è una pericolosa infezione batterica che colpisce le vie respiratorie e nelle forme più gravi può portare alla morte. È di pochi giorni fa la notizia di sei casi di legionellosi in Lombardia, provincia di Milano, con un decesso. La legionella è un batterio che crea colonie nell’acqua, specie calda (25-55°C), motivo per cui può diffondersi tramite gli impianti di climatizzazione, i boiler dell’acqua calda, gli impianti di riscaldamento.
A causa della pericolosità di un’infezione da legionella la sua prevenzione è fondamentale nei luoghi di lavoro, specie quelli ad alto rischio come gli ambiti ospedalieri, dove sono presenti soggetti più predisposti a contrarre malattie.

TuttoAnalisi.it dispone di un laboratorio accreditato e di un team di professionisti che offrono una consulenza completa per la valutazione dei rischi e l’esecuzione delle analisi di acqua, ambienti e alimenti.

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Valutazione rischio biologico

Contattaci per richiedere informazioni o un preventivo per la valutazione del rischio biologico in azienda.

In un documento pubblicato dall’Azienda Ospedaliera San Paolo di Milano vengono riportate alcune linee guida per la prevenzione della legionellosi in ospedale, si sottolinea l’importanza della prevenzione della contaminazione degli impianti, motivo per cui sono state stabilite:

  • disinfezioni regolari dell’impianto con l’utilizzo di biossido di cloro e per mezzo di generatori collegati alla rete idrica
  • installazione di filtri nei punti acqua ad uso sanitario nelle aree ospedaliere a più alto rischio per tipologia di pazienti presenti.

Tali misure preventive dovrebbero essere adottate in tutte le strutture ospedaliere per evitare o ridurre il rischio di diffusione della legionellosi tra pazienti e lavoratori.

Valutazione del rischio legionellosi nei luoghi di lavoro

La Regione Lombardia ha pubblicato un interessante documento con le indicazioni per la valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro, in tale documento, precedente al DLgs 81/08, c’è anche un capitolo dedicato al rischio legionellosi e infezioni legate all’esposizione a microorganismi. Ulteriori indicazioni arrivano dal testo Unico, dove la legionella viene riconosciuta come agente biologico del gruppo 2 (agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori) e quindi soggetto alla valutazione dei rischio biologici, così come riportato dall’art. 271 del Testo unico.
Nel 2009 la Regione Lombardia ha emanato (Decreto del Direttore Generale Sanità n. 1751 del 24 Febbraio 2009 della Regione Lombardia) un documento ufficiale riportante le Linee guida prevenzione e controllo della legionellosi in Lombardia nelle quali vengono affrontati argomenti come:
  • Sistemi e flussi informativi per la sorveglianza della legionellosi;
  • Interventi su strutture e impianti per la prevenzione e il controllo della legionellosi
  • Controlli dell’ASL
  • Modalità di campionamento, trasporto e conservazione dei campioni.
Per la prevenzione vengono previsti:
  • interventi di formazione e sensibilizzazione del personale esposto al rischio legionellosi (strutture sanitarie, strutture turistiche, ambienti di lavoro condizionati/umidificati).
  • censimento degli impianti a rischio
  • verifica dei protocolli di controllo e manutenzione degli impianti.
Per ciò che riguarda gli impianti, quelli che vanno tenuti maggiormente sotto controllo sono:
  • impianti di produzione e distribuzione dell’acqua calda sanitaria con riciclo, vengono fornite specifiche indicazioni sulle azioni preventive, di manutenzione e di controllo, sulle azioni da compiere se si verificano casi legionellosi e sulle azioni per il mantenimento delle condizioni di post-sanificazione. Infine nei reparti ospedalieri ritenuti a rischio di legionellosi (trapianti, pazienti oncologici, pazienti immunodepressi e/o immunodeficienti) la carica rilevata non deve mai essere superiore a 100 UFC/L; negli altri reparti la carica rilevata non deve mai essere superiore a 1000 UFC/L.
  • impianti di condizionamento dell’aria, vengono trattati come gli impianti di produzione e distribuzione dell’acqua calda con riciclo.
  • impianti per idroterapia (non termale) aerosolterapia, anche in questo caso le indicazioni sono le stesse, con l’aggiunta di obbligo di utilizzo di acqua sterile.
Vengono infine fornite indicazioni per tutelare il personale ospedaliero, specie quello che si occupa di pulizia e manutenzione degli impianti per i quali è previsto l’utilizzo di Dispositivi di Protezione Individuale per l’apparato respiratorio a protezione del rischio biologico.

Rischio Legionella, valutazione e protezione nei luoghi di lavoro

La legionellosi è una pericolosa infezione batterica che colpisce le vie respiratorie e nelle forme più gravi può portare alla morte. È di pochi giorni fa la notizia di sei casi di legionellosi in Lombardia, provincia di Milano, con un decesso. La legionella è un batterio che crea colonie nell’acqua, specie calda (25-55°C), motivo per cui può diffondersi tramite gli impianti di climatizzazione, i boiler dell’acqua calda, gli impianti di riscaldamento.
A causa della pericolosità di un’infezione da legionella la sua prevenzione è fondamentale nei luoghi di lavoro, specie quelli ad alto rischio come gli ambiti ospedalieri, dove sono presenti soggetti più predisposti a contrarre malattie.

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  • disinfezioni regolari dell’impianto con l’utilizzo di biossido di cloro e per mezzo di generatori collegati alla rete idrica
  • installazione di filtri nei punti acqua ad uso sanitario nelle aree ospedaliere a più alto rischio per tipologia di pazienti presenti.

Tali misure preventive dovrebbero essere adottate in tutte le strutture ospedaliere per evitare o ridurre il rischio di diffusione della legionellosi tra pazienti e lavoratori.

Valutazione del rischio legionellosi nei luoghi di lavoro

La Regione Lombardia ha pubblicato un interessante documento con le indicazioni per la valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro, in tale documento, precedente al DLgs 81/08, c’è anche un capitolo dedicato al rischio legionellosi e infezioni legate all’esposizione a microorganismi. Ulteriori indicazioni arrivano dal testo Unico, dove la legionella viene riconosciuta come agente biologico del gruppo 2 (agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori) e quindi soggetto alla valutazione dei rischio biologici, così come riportato dall’art. 271 del Testo unico.
Nel 2009 la Regione Lombardia ha emanato (Decreto del Direttore Generale Sanità n. 1751 del 24 Febbraio 2009 della Regione Lombardia) un documento ufficiale riportante le Linee guida prevenzione e controllo della legionellosi in Lombardia nelle quali vengono affrontati argomenti come:
  • Sistemi e flussi informativi per la sorveglianza della legionellosi;
  • Interventi su strutture e impianti per la prevenzione e il controllo della legionellosi
  • Controlli dell’ASL
  • Modalità di campionamento, trasporto e conservazione dei campioni.
Per la prevenzione vengono previsti:
  • interventi di formazione e sensibilizzazione del personale esposto al rischio legionellosi (strutture sanitarie, strutture turistiche, ambienti di lavoro condizionati/umidificati).
  • censimento degli impianti a rischio
  • verifica dei protocolli di controllo e manutenzione degli impianti.
Per ciò che riguarda gli impianti, quelli che vanno tenuti maggiormente sotto controllo sono:
  • impianti di produzione e distribuzione dell’acqua calda sanitaria con riciclo, vengono fornite specifiche indicazioni sulle azioni preventive, di manutenzione e di controllo, sulle azioni da compiere se si verificano casi legionellosi e sulle azioni per il mantenimento delle condizioni di post-sanificazione. Infine nei reparti ospedalieri ritenuti a rischio di legionellosi (trapianti, pazienti oncologici, pazienti immunodepressi e/o immunodeficienti) la carica rilevata non deve mai essere superiore a 100 UFC/L; negli altri reparti la carica rilevata non deve mai essere superiore a 1000 UFC/L.
  • impianti di condizionamento dell’aria, vengono trattati come gli impianti di produzione e distribuzione dell’acqua calda con riciclo.
  • impianti per idroterapia (non termale) aerosolterapia, anche in questo caso le indicazioni sono le stesse, con l’aggiunta di obbligo di utilizzo di acqua sterile.
Vengono infine fornite indicazioni per tutelare il personale ospedaliero, specie quello che si occupa di pulizia e manutenzione degli impianti per i quali è previsto l’utilizzo di Dispositivi di Protezione Individuale per l’apparato respiratorio a protezione del rischio biologico.