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Analisi chimiche acqua reflua

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Si definisce acqua reflua l’acqua che ha subito un trattamento attraverso cicli produttivi industriali, oppure è stata utilizzata in attività agricole o ancora proviene da attività domestiche (scarichi fognari) e che per propria natura si trova ad essere stata, verosimilmente, arricchita da inquinanti diversi e per questo motivo non può essere riversata tal quale nei corsi d’acqua superficiali o più in generale nell’ambiente. Nel gergo comune l’acqua reflua viene più semplicemente identificata come acqua di scarico.

Vuoi fare l’analisi chimica o microbiologica dell’acqua reflua? Chiama il numero verde 800146589 o invia una mail a info@tuttoanalisi.it per richiedere al nostro laboratorio di analisi accreditato maggiori informazioni sui nostri servizi.

La caratterizzazione di questo tipo di acqua, sia in termini chimici che microbiologici, è importante sia ai fini di uno smaltimento in fognatura sia per l’eventuale riutilizzo per fini diversi. È essenziale comprendere quali siano gli inquinanti potenzialmente presenti ed in quale percentuale per valutare gli effetti che potrebbero produrre, sempre confrontando i valori di concentrazione con i limiti di legge (D.Lgs 152/06).

I campioni di acqua reflua comunemente sono torbidi e presentano numerosi solidi sospesi oltre che sostanze disciolte, in particolare si identificano:

  • sostanze galleggianti come oli, grassi e schiume;
  • solidi sospesi di granulometria diversa più o meno sedimentabili;
  • colloidi;
  • sostanze chimiche disciolte, inorganiche e organiche,
  • infine è presente una componente biologica costituita da microrganismi e organismi animali e vegetali comunque presenti in acqua.

Va detto che la determinazione di TUTTI i componenti di un’acqua reflua è alquanto complessa per cui sono stati identificati in normativa i parametri considerati più rappresentativi al fine di caratterizzare questo tipo di acque dal punto di vista chimico, chimico/fisico e microbiologico. Certamente laddove si sospetti una specifica contaminazione si potrà sempre andare a dosare il particolare inquinante di interesse.

Dopo l’analisi delle acque reflue è possibile stabilire quale sia il trattamento più adatto per modificarne le caratteristiche (ad esempio che riduca la presenza di solidi sospesi, che elimini le schiume galleggianti, che riduca il tenore di particolari inquinanti con l’utilizzo di procedure apposite) al fine di raggiungere quei livelli di concentrazione che consentano uno smaltimento in corsi d’acqua superficiali oppure, in particolari casi, che ne consentano uno specifico riutilizzo (ad esempio a livello industriale nei circuiti di raffreddamento delle fabbriche, nelle caldaie, a livello agricolo per l’irrigazione di colture).

Vuoi maggiori informazioni?

CONTATTA ORA LO STAFF!

Al numero verde 800.14.65.89 o tramite il form online potrai avere tutte le informazioni e i dettagli di cui necessiti!

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Si definisce acqua reflua l’acqua che ha subito un trattamento attraverso cicli produttivi industriali, oppure è stata utilizzata in attività agricole o ancora proviene da attività domestiche (scarichi fognari) e che per propria natura si trova ad essere stata, verosimilmente, arricchita da inquinanti diversi e per questo motivo non può essere riversata tal quale nei corsi d’acqua superficiali o più in generale nell’ambiente. Nel gergo comune l’acqua reflua viene più semplicemente identificata come acqua di scarico.

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La caratterizzazione di questo tipo di acqua, sia in termini chimici che microbiologici, è importante sia ai fini di uno smaltimento in fognatura sia per l’eventuale riutilizzo per fini diversi. È essenziale comprendere quali siano gli inquinanti potenzialmente presenti ed in quale percentuale per valutare gli effetti che potrebbero produrre, sempre confrontando i valori di concentrazione con i limiti di legge (D.Lgs 152/06).

I campioni di acqua reflua comunemente sono torbidi e presentano numerosi solidi sospesi oltre che sostanze disciolte, in particolare si identificano:

  • sostanze galleggianti come oli, grassi e schiume;
  • solidi sospesi di granulometria diversa più o meno sedimentabili;
  • colloidi;
  • sostanze chimiche disciolte, inorganiche e organiche,
  • infine è presente una componente biologica costituita da microrganismi e organismi animali e vegetali comunque presenti in acqua.

Va detto che la determinazione di TUTTI i componenti di un’acqua reflua è alquanto complessa per cui sono stati identificati in normativa i parametri considerati più rappresentativi al fine di caratterizzare questo tipo di acque dal punto di vista chimico, chimico/fisico e microbiologico. Certamente laddove si sospetti una specifica contaminazione si potrà sempre andare a dosare il particolare inquinante di interesse.

Dopo l’analisi delle acque reflue è possibile stabilire quale sia il trattamento più adatto per modificarne le caratteristiche (ad esempio che riduca la presenza di solidi sospesi, che elimini le schiume galleggianti, che riduca il tenore di particolari inquinanti con l’utilizzo di procedure apposite) al fine di raggiungere quei livelli di concentrazione che consentano uno smaltimento in corsi d’acqua superficiali oppure, in particolari casi, che ne consentano uno specifico riutilizzo (ad esempio a livello industriale nei circuiti di raffreddamento delle fabbriche, nelle caldaie, a livello agricolo per l’irrigazione di colture).

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